• Pubblicata il 01/08/2014
• Autore: Camillo la vendetta

E tutti vissero felici e cornuti - La Spezia Trasgressiva

Mi è capitata una cosa veramente fantastica e, se non conservassi le mutandine di pizzo bianco nemmeno ci crederei, in una frase: la più bella scopata della mia vita. Il tutto è capitato 2 giorni fa, al matrimonio di mia cugina. Alle 16 eravamo fuori la Chiesa ad attendere la sposa è arrivata con mezz’ora di ritardo, ma cosa stranissima è restata un’altra mezz’ora senza scendere dalla macchina.
Quando tutti erano fuori alla Chiesa ed hanno iniziato a chiederle di entrare, lei ha aperto la portiera della macchina ed ha iniziato a correre. È entrata in Chiesa, poi ha attraversato la porticina di fianco la sacrestia, ha attraversato il cortile interno, dove sono parcheggiate la macchine dei preti e si è intrufolata in una serranda aperta di un box con una macchina ove in fondo vi era una porticina dalla quale si accedeva ad una cantinola.
Io sono riuscito a rincorrerla perché ero vicino alla porta della sacrestia. Una volta raggiunta, le ho chiesto cosa stava succedendo. Mia cugina dopo poco, ripreso fiato, senza parlare si è avvicinata ed ha iniziato a baciarmi. Dei baci molto intensi, che mi hanno subito fatto eccitare. Il pacco è divenuto durissimo. Lei si è inginocchiata e lo ha preso in bocca. Un bocchino fantastico. Andava avanti e indietro con la testa lo leccava e lo metteva in bocca mi guardava mentre lo succhiava. C’era poca luce, proveniva solo la grata di ferro sulla porticina, ma il cazzo era diventato incandescente. La vedevo benissimo, poi si è girata a novanta gradi si è tolta le mutandine è mi ha chiesto: “chiavami”. Le ho avvicinato la cappella e ho iniziato a spingere dentro la fica, non era molto bagnata, mi sono chinato per leccarla, intanto da fuori si sentivano le voci che la chiamavano. Poco dopo che ripreso a chiavarla di fica, mi ha detto “mettimelo in culo”, allora mi sono chinato di nuovo ed ho iniziato a leccarle il buchino del culetto. Ho inserito un dito per allargarlo, poi 2 dita, nel frattempo ogni tanto mi chinavo a leccarlo. Poi ho iniziato a chiavarla di culo a novanta gradi. Le stavo dando dei colpi molto forti e mi alternavo fica culo, culo fica. È stato veramente fantastico. Ad un certo punto non sono riuscito più a trattenermi, anche perché la troia accompagnava i movimenti del mio cazzo. Le ho sborrato una parte dentro la fica. Una sborrata veramente abbondante, perché la sborra è iniziata a colare sulle cosce. Lei ha preso le mutandine bianche è si è pulita, in verità non c’era null’altro per pulirsi.
Poi mi ha guardato e mi ha detto: “quello stronzo si chiavato M. alla festa di addio al celibato ed io l’ho ricambiato”. Si è sistemata un poco ed è uscita, è entrata in chiesa e si è sposata. E tutti vissero felici e cornuti.

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